Alcuni anni fa, una donna calma e gentile venne fino a noi in cerca di aiuto. Lei cantava in un gruppo di lodi in una grande chiesa conosciuta, molto famosa per i suoi rinomati musicisti e riunioni emotive di lode e adorazione. Tuttavia, la donna aveva una lunga lista di difficoltà, vissute in passato e nel presente, e nel presente e, nonostante la giovane età, sembrava abbastanza abbattuta. Vedendo le testimonianze nei nostri programmi TV, lei disse che voleva imparare a lottare e superare ogni barriera che stavano disturbando la sua vita. Molti dei problemi che stava affrontando erano legati ai conflitti di personalità e potere nella Chiesa in cui cantava.

Lei era emotivamente fragile ed aveva difficoltà a comprendere e accettare il nostro consiglio di cambiare il suo modo di pregare, prendere una posizione contro la negatività nella sua vita e, allo stesso tempo, perdonare coloro che l’avevano ferita. Dopo un mesi di consigli, duranti il quale lei ebbe una certa avversione nel partecipare alle nostre riunioni, la donna annunciò che non voleva più lottare. Non voleva più intraprendere alcuna azione. Lei disse semplicemente che non riusciva ad avere una fede audace. Era convinta che l’unico modo per superare i suoi problemi era continuare cantando nel gruppo di lode, citando il Salmo 22:3, “Eppure tu sei il Santo, che dimori nelle lodi d’Israele”.

Questa donna aveva la credenza mistica che il cantare fosse sufficiente per curarla da tutti i traumi del passato e demolire i vari problemi che aveva, poiché questa era una dottrina insegnata nella sua Chiesa. Come una buddista che canta i suoi “sutra e mantra”, lei cantava dinnanzi alla congregazione fino a rimanere in trance, credendo di incontrare Dio nella canzone e, come per magia, trovare anche la sua liberazione.

Soltanto Dio sa se una persona LO sta adorando in spirito e verità. Ma con tante chiese che investono pesantemente nell’intrattenimento e molto poco nell’obbedienza, la sua adorazione è probabilmente più carne che spirito. Lo so perché ho consigliato molti cristiani frustrati e confusi che, così come quella giovane donna, che praticamente avevano rinunciato a Dio dato che non avevano trovato aiuto nelle loro Chiese.

Sia perché le Chiese insegnano un tipo di “semi-spiritualità” o perché hanno come motivo il desiderio di apparire come “Chiese”, una cosa è sicura: l’enfasi nell’emozione, per mezzo di un gruppo speciale di lode, con molta facilità diminuisce la semplicità della fede. La semplicità dell’obbedienza, sacrificio, perseveranza, fede razionale e il combattere il buon combattimento.

Le “mega chiese” cristiane di oggi usano le seguenti strategie: “Non lottare contro il peccato o il male, ma limitati solo a cantare. Non trattare gli altri con integrità, giustizia o bontà, ma limitati soltanto a cantare e gridare. Non insegnare la verità inerente al via stretto o alla porta stretta per la quale solo pochi entreranno per il Regno di Dio, fa soltanto uno spettacolo impressionante con i migliori musicisti e contempla le folle che riempiono la chiesa.”

Dio ama la vera adorazione, ma Egli non ascolta l’adorazione di tutti. Dio non onora la canzone di tutti, anche quando invocano il Suo nome.

Se il Mio popolo, sul quale è invocato il Mio nome, si umilia, prega … 2 Cronache 7:14

Questo è un grande “SE”. Dio pone condizioni per chi Egli ascolta e risponde. Le Sue promesse sono esclusivamente per coloro che confidano in Lui e si sottomettono ai Suoi comandamenti e non soltanto ai versetti carini e che non offendano nessuno. Perché coloro che praticano la Sua Parola, sono questi che Egli ascolta. Coloro che affrontano il diavolo e le sue fiamme, a questi Egli risponde. Coloro che vivono in obbedienza a Dio come Signore, a questi Egli protegge come Signore.

Allontana da Me il rumore dei tuoi canti, perché non voglio udire la musica delle tue arpe. Ma scorra il diritto come acqua e la giustizia come un corso d’acqua perenne. Amos 5:23-24 ND